DAVIDE BART SALVEMINI
Davide Bart. Salvemini è un designer psichedelico, figlio della rivoluzione culturale degli anni 90 e seguace del post-romanticismo-apocalittico del nuovo millennio.
La sua ricerca alchemica si esprime nel campo dell’illustrazione, grafica, animazione, fumetto e UX designer.
Illustra strani mondi esotici per Il Sole 24 Ore, Amnesty International, Rolling Stone, Linus, Internazionale, LaTerza, Giunti e nel 2018 esce il suo primo graphic novel Kaleido edito da Eris Edizioni.
Nel suo laboratorio progetta misteriosi videoclip per gruppi musicali, mescolando neon, dinosauri e circuiti con animazioni fluide e visual astratti.
Nel suo tempo libero ama perdersi in mezzo alla natura, accendere un falò in cima ad una montagna e filosofeggiare sul nulla.
Ci siamo divertiti a fare quattro chiacchiere con lui:
A volte può essere difficile per un illustratore trovare nuove idee e non farsi in qualche modo condizionare, ti ricordi la prima volta che dopo un lavoro ti sei sentito fiero di quello che avevi progettato?
Questo procedimento lo uso per qualsiasi tipo di progetto, dall’illustrazione editoriale allo storyboard per un videoclip.
Quanto è importante lavorare in uno spazio a te familiare?
Per quanto ami viaggiare e lavorare in qualsiasi angolo di questo mondo, il mio studio è diventato col tempo una piccola wunderkammer in cui gli oggetti trovati in giro, i poster e le zine raccolta dai festival e gli appunti scritti direttamente sulla scrivania convivono insieme in un personale ecosistema in cui mi piace perdermi e trovare nuove idee.
Impieghi molto tempo allo sviluppo di un idea?
Penso che l’idea istintiva e di pancia si più importante di una progettazione lunga e sistematica. Più regole si mettono alla creatività e più il lavoro sarà emotivamente debole.
Come descriveresti il tuo stile? E come vorresti che ti descrivessero?
E’ sempre difficile definirsi, soprattutto perchè cerco sempre di sperimentare e stravolgere quelle che sono le mie convinzioni. Tra le tante definizioni che ho sentito Plastic Weird credo sia la più azzeccata. I miei personaggi hanno spesso le sembianze di giocattoli con lo sguardo perso nel mondo allucinato che li circonda (vi consiglio di vedere Dolls Party). Soffrono forse di quella che si potrebbe definire “ansia morbida”, ridono ma non sanno bene il perchè.
Se siete curiosi di conoscere meglio questo creativo ecco qualche link utile:
Web site https://www.davidebartsalvemini.com/
Kaleido https://www.erisedizioni.org/prodotto/kaleido-davide-bart-salvemini/
Dolls Party https://www.stranedizioni.org/dolls-party/